Ciao amici,
Oggi voglio parlarvi di un tema che forse molti di voi conoscono già, ma che ho scoperto personalmente solo qualche anno fa: la sindrome dell'impostore.
Ricordo perfettamente i primi anni della mia carriera come avvocato. Entravo in tribunale con la sensazione che tutti gli altri professionisti fossero più preparati, più competenti, più meritevoli di me. Avevo questo costante retropensiero: "Prima o poi qualcuno scoprirà che non sono all'altezza". Mi sentivo un impostore in giacca e cravatta, nonostante gli anni di studio e preparazione.
Poi ho scoperto che questo fenomeno ha un nome, ed è incredibilmente comune. La sindrome dell'impostore è quel bias cognitivo che ci fa credere di non essere abbastanza bravi o preparati nel ruolo che ricopriamo, sia esso professionale o personale. È quella vocina interiore che sussurra: "Gli altri sono più capaci, tu sei qui per caso" 😓
Questa sensazione non colpisce solo noi avvocati, ma è molto diffusa tra medici, insegnanti, manager e, sorprendentemente, anche tra genitori. Quante volte ci siamo chiesti se stiamo facendo abbastanza per i nostri figli?
La verità è che se siamo arrivati dove siamo (a meno che non abbiamo davvero una laurea falsa! 😉), è perché abbiamo studiato, lavorato duramente e ci siamo guadagnati quel posto. Non siamo lì per caso.
Ciò che mi ha aiutato a superare questa sindrome è stato riconoscere quel pensiero quando si presentava e rispondergli: "Ti ringrazio per l'avvertimento, ma vado avanti lo stesso". Accogliere quel dubbio, ma non permettergli di paralizzarmi.
E voi? Vi è mai capitato di sentirvi "impostori" nella vostra professione o nella vita? Come avete affrontato questa sensazione?
Mi piacerebbe leggere le vostre esperienze, rispondete pure questa mail.
Un abbraccio,
G.
🎧 PS: Questa settimana è uscita la prima puntata del mio nuovo podcast su 4books dedivato al Tempo!
Parlo proprio di questi temi: insicurezze, crescita personale e strategie per vivere meglio. Sono davvero felice e anche molto emozionato.
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