Fatto è meglio che perfetto. Ovvero, come non avere paura di sbagliare.


Ciao amici,

Per molti anni ho rimandato tante cose per paura che non fossero perfette. Ma, a un certo punto, ho scoperto che l’azione è la chiave per superare questa paura.

Quando, ormai 13 anni fa, ho aperto il mio studio, avevo appena terminato la pratica e ottenuto l’abilitazione alla professione. Mi sono ritrovato davanti due strade: la più facile, ossia lavorare per qualcun altro, e la più difficile, cioè avviare un’attività autonoma, nonostante nessuno nella mia famiglia lo avesse mai fatto.
Da sempre che mi dicevano: “Studia, cresci, impara, trova un buon lavoro e vivi sereno”. Insomma, la strada “giusta” secondo loro era quella più sicura: un posto da dipendente, con uno stipendio regolare, senza troppi rischi. Però, a un certo punto, ho preso la decisione di lanciarmi nell’incertezza.

Sia chiaro, non voglio dire che ho fatto l’eroe, tipo Ulisse che si lancia alla ricerca di Itaca o Iron Man che si sacrifica per salvare il mondo. Nulla di tutto questo, anzi, ero totalmente incosciente. Non avevo la più pallida idea di quello che stessi mettendo in piedi e di come sarebbe andata a finire.

Oggi, 13 anni dopo, inizio a comprendere la portata delle mie azioni, e che troppe volte nella vita ho aspettato di sentirmi pronto, che fosse il momento perfetto, che ciò che stavo realizzando fosse perfetto. In realtà, ho realizzato che la ricerca della perfezione è soltanto un modo per mascherare la paura di sbagliare o, ancora di più, la paura di non sentirsi abbastanza.

Questa lezione non vale solo per lo studio, ma anche per altre sfide ad esempio per il mio canale YouTube e per i social. Per molto tempo ho procrastinato, chiedendomi se davvero avessi qualcosa di interessante da dire, e se il mio modo di dirlo fosse perfetto o “abbastanza buono”, se ogni dettaglio fosse all’altezza delle aspettative che mi ero imposto ecc ecc ecc. Ma ho imparato che è solo facendo che si migliora davvero. Ho accettato che non tutto è e sarà mai oggettivamente perfetto.

A questo proposito, avete presente la Legge di Pareto, l’80/20 di cui ormai parlano tutti? Ecco, applicato a questo ragionamento significa che, spesso, raggiungere l’80% è più che sufficiente per ottenere il risultato. Non occorre puntare al 100% in ogni cosa.

Non lasciatevi bloccare dalla ricerca della perfezione, perché dire di essere perfezionisti è spesso solo un modo per mascherare la paura di sbagliare o di non riuscire come vorremmo. Tanti di noi sovrastimano le conseguenze di potenziali errori o imperfezioni: ci spaventiamo più per la paura in sé che per le reali conseguenze di questi sbagli. Nulla è davvero irrimediabile, ma, se non proviamo, di certo falliremo.

Io, personalmente, ho sbagliato tante volte nella mia vita e probabilmente sbaglierò ancora. Ma ogni volta che ho perso, non ho perso la lezione.

Il mio consiglio è questo: agite. Fatto è meglio che perfetto. Perché è soltanto facendo, provando e persino sbagliando che si riesce a migliorare. Sperimentate, buttatevi, lasciatevi alle spalle la paura di non essere all’altezza. Vi assicuro che, con il tempo, scoprirete che era molto più spaventosa l’idea di sbagliare che l’errore in sé.

Un abbraccio,

G