Come mi concentro

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Musica, pause e un trucco in più per non perdere mai la concentrazione.


Ciao Amici,
Ci sono giorni in cui il lavoro 💻 o lo studio 📚 sembra una maratona in salita .
Non è questione di forza di volontà: è che la testa, dopo un po’, ti abbandona.

Anni fa mi succedeva sempre. Partivo carico ⚡, poi verso metà mattina ero già in “modalità zombie 🧟”.
Oggi è diverso. Ho costruito una routine semplice , quasi invisibile, che mi tiene in carreggiata per ore. Te la racconto.


La prima cosa è la musica 🎶. Non quella da playlist “Top Hits” che ti fa canticchiare ogni due minuti.
Metto brani lunghi, a volte un pezzo solo che gira in loop per un’ora.
Dopo qualche minuto, smetto di sentirla davvero: diventa come il rumore del mare in sottofondo, costante e rassicurante.
È come dire al cervello: “Ehi, adesso si lavora ”.

Poi c’è il timer ⏲️. Il mio segreto sono pause di 5 minuti esatti secondi ogni 50 minuti.
Mi alzo, guardo fuori, respiro. Vado in bagno, mi facico un caffè, do una scrollata al telefono. Insomma stacco da quello che stavo facendo

Terzo: acqua 💧. Bevo tantissimo.
Non per moda healthy, ma perché ho notato che la stanchezza, spesso, è solo sete mascherata.
Il cervello, disidratato, diventa pigro . Una bottiglia sempre a portata di mano fa la differenza.

E poi il contesto 🖥️. Scrivania pulita, notifiche spente , telefono fuori portata.
Sembra un dettaglio, ma è la cornice che tiene insieme il quadro.
Senza, ogni altro trucco perde forza.


Non c’è magia qui . È un protocollo semplice: musica giusta , pause brevi, idratazione e zero distrazioni .
Ma messi insieme, questi gesti cambiano radicalmente la qualità delle tue ore.

Un abbraccio,
G.

PS: Se vuoi vedere anche il backstage 🎬 di queste abitudini — quello che non racconto qui o sul mio canale Youtube — ➡️ seguimi su Instagram 📸: https://www.instagram.com/giu.castagna/